Attività / realizzate

Lotta all'epilessia nella regione del Centro-Camerun
Si stima che il 90% dei pazienti epilettici viva nei Paesi a risorse limitate ove il 75% di essi, pur essendo l’epilessia una patologia che in gran parte dei casi è curabile attraverso terapie farmacologiche croniche, non riceve alcun trattamento. Inoltre l’epilessia, in particolare nelle zone rurali, è spesso considerata quale effetto di una volontà soprannaturale oppure una malattia contagiosa mediante contatto fisico; ne consegue che i malati epilettici sono spesso esclusi/abbandonati dalle proprie comunità e/o famiglie. In questi contesti i malati epilettici presentano un rischio relativo di morte superiore di 6,2 volte rispetto al resto della popolazione; le cause di morte più frequenti sono il mancato controllo delle crisi con conseguente rischio di incidenti mortali, lo stato di male epilettico ed il suicidio.
 

In Camerun l’epilessia rappresenta un’urgenza sanitaria in quanto il personale specializzato ed i mezzi diagnostici neurologici sono molto carenti e si ritrovano solo negli grandi ospedali delle città (Yaoundé e Douala). Dal punto di vista epidemiologico in alcune aree rurali del Dipartimento di Mbam (Regione Centrale) e del Dipartimento di Sanaga Marittima (Regione del Litorale) vi è una prevalenza di casi di epilessia superiore rispetto alla media nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana (60-90/1.000 abitanti vs 15/1.000 abitanti). Proprio in queste due aree del Cameroun, nel periodo 2005-2007, Mingha Africa Onlus ha collaborato con la Diocesi di Bafia (che gestisce alcune formazioni sanitarie rurali) e l’associazione SAP (Santé des Peuples) realizzando:
 

- Attività itineranti per la definizione diagnostica e terapeutica con esame EEG (elettroencefalogramma) grazie alla disponibilità periodica di alcuni medici espatriati
 

- Formazione teorico-pratica del personale infermieristico (un infermiere proveniente da ciascuna formazione sanitaria locale) alla gestione dell’epilessia

 
- Organizzazione di un sistema per la raccolta dati per un miglior follow-up dei pazienti - Organizzazione di dibattiti con le comunità al fine di destigmatizzare la condizione di malattia
 

- Sostegno all’attività di osservanza terapeutica domiciliare promossa dall’associazione SAP (distribuzione domiciliare dei farmaci anti-epilettici ai malati registrati presso le strutture sanitarie rurali della zona)
 
- Costruzione di una piccola struttura (“Maison de Gaia”) finalizzata a divenire riferimento per i giovani epilettici della zona: la gestione della “Maison de Gaia” è stata affidata all’associazione SAP.

 L’attività del Progetto si è dovuta interrompere sia per mancanza di fondi specifici, che per la difficoltà a reperire in loco personale medico disponibile a lavorare nella zona rurale. In ogni caso il lavoro svolto ha permesso quanto meno di porre le basi per un miglioramento dell’accesso alla diagnosi e del follow-up terapeutico, nonché contribuire alla lunga e difficile battaglia contro il pregiudizio culturale che l’epilessia si porta dietro da secoli.

I medici volontari che ci hanno aiutato a svolgere l’attività sono: Flaminia Bruno (promotrice del Progetto), Chiara Santori, Gabriela Egeo, Francesca Prischich, Marta De Rinaldis, Alessandra Zappaterreno, Dari Cotesta, Daniela Guagnozzi.
 
 
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